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Che cosa fare in autunno

La stagione autnnale entra oramai nel vivo ed io non so come dirvelo ma mi sento più in fermento che a primavera! Ci sono mille attività da svolgere prima di entrare dovutamente nella stagione del gran freddo (sempre ammesso che arrivi) e ve ne voglio snocciolare alcune, così, per tenervi compagnia!

Innanzitutto potete preparare delle deliziose gelatine, come ad esempio quella di uva fragola con cui ho inaugurato il blog ben 3 anni fa!!! E perché non dedicarsi ad un frutto inusuale come la feijoa?!  Sono ben due anni che non ne assaggio una e mi mancano da morire!!! Preparatevi una confettura come ho fatto io! Così potrete intrappolare il suo sapore acidulo e riscoprirlo quando avrete voglia di farvi una coccola speciale!

Poi potete passare alle confetture più tradizionali, come quella di susine che mi ha coinvolto per giorni e giorni e di cui ho prodotto ben 25 vasetti! (credetemi, per me sono tanti!!!)

confettura di susine

Continuando con le attività connesse ai frutti autunnali si può passare a preparare la tisana di giuggiole, la cui fantastica ricetta ho scoperto su questo blog e sembra abbia il potere di calmare la tosse. Con le giuggiole si possono preparare numerose altre ricette, altro che il solito brodo 😀 !!! Su Paneamoreecreatività ce ne sono linkate ben 16! Devo dire di essere stata piacevolemente ispirata soprattutto dai biscotti!

livelli di frutta

Mele Royal Gala, giuggiole e susine

Siete sempre in tempo a raccogliere le ultime infiorescenze bene aperte del finocchietto selvatico da intrappolare in piccoli e preziosi vasetti, dopo averle essiccate (magari con l’aiuto del forno a bassa temperatura!) Sapete da noi in bassa Toscana il finocchietto selvatico va un po’ su tutto, come il prezzemolo! Ed è sempre bene averne una discreta scorta per insaporire patate, maialino al forno, baccalà e quanta’altro suggerisca la vostra fantasia! Per tutte le istruzioni di essiccazione potete leggere qui!

finocchio selvatico

Attenzione però! Se trovate questi piccoli ospiti sulle piante del finocchio non rabbrividite! Non sopporto gli schizzinosi. Si tratta del macaone allo stadio larvale. Ci ricorda che la vera primavera comincia proprio adesso col mese di ottobre e ci prefigura che sì, il buio c’è sempre ma poi la luce ritorna, ritorna comunque, quando meno ce lo aspettiamo, all’improvviso come lo sbattere d’ali di una farfalla!

Kisses!


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Patate dolci al forno

E’ con insensato ritardo che torno ad aggiornare il blog e per farmi perdonare ho deciso di ricominciare con dolcezza. Ma no, che cosa avete capito?! Non vi presento la ricetta di un dessert, bensì quella delle patate dolci, il cui nome fa subito America e pranzo del ringraziamento!

patate dolci

Ipomea batatas, questo il nome scientifico, è in realtà una radice appartenente alla famiglia delle convolvolacee e non un tubero come le comuni patate e può vantare proprietà che esulano dal suo zuccheroso nome. In effetti l’assunzione di patate dolci consente di regolare i livelli di insulina nel sangue (cosa non di poco conto per i diabetici) grazie alla presenza notevole di carotenoidi. Sono inoltre ricche di vitamina C e vitamina A, di potassio e beta-carotene. Un motivo in più per inserirle nella nostra dieta!!!

Io, se proprio devo essere sincera, oltreché dolci le ho trovate un po’ troppo pastose in bocca e sicuramente la prossima volta le accompagnerò ad una salsa piccante per smorzarne il gusto. Oppure le condirò con una spruzzatina di limone e del prezzemolo fresco. Tuttavia sono un gradevole diversivo per le future serate autunnali!

Ecco come le ho preparate!

INGREDIENTI

4 patate dolci belle grosse

timo essiccato

olio evo

sale e pepe qb

PREPARAZIONE

  1. Lavate accuratamente le patate e pelatele col pelapatate.
  2. Tagliatele a bastoncini.
  3. Mettetele in una teglia e conditele con olio, sale, pepe e timo.
  4. Cuocete in forno per circa 40 minuti a 200°.
  5. Servitele tiepide.

Bon appétit!


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Torta alle albicocche

TORTA ALLE ALBICOCCHE-DSC_0142

Frutto votato alla conservazione, orientale d’origine, chiamato dai Romani mela armena, l’albicocca è il pomo che conquista il nostro palato in questo caldo periodo dell’anno fino alla fine di luglio circa. I modi per gustarla sono senza dubbio innumerevoli potete metterla sotto sciroppo o in gelatina, oppure seccarla in casa, prepararvi dei dissetanti succhi o, infine, un liquore con i noccioli tipico della Romagna (regione regina nella produzione di questo gustoso frutto). Classicamente il suo sapore viene imprigionato nella confettura, come ho avuto modo di raccontarvi tempo fa! Tuttavia, questa veloce e semi-dietetica torta mi ha letteralmnete conquistata  prima ancora di realizzarla. Richiede pochissimo tempo di realizzazione ed è ideale per una colazione d’estate in giardino. Le albiccocche poi sprigionano tutto il loro intenso profumo e la loro nota acidula che ben contrasta con lo zucchero a velo che la ricopre. Una leccornia tutta da provare!!!

 

INGREDIENTI

200 gr di farina 00

50 gr di fecola di patate

200 gr di zucchero semolato (o di canna se volete un effetto finale più rustico)

1 vasetto di yogurt bianco intero bio

3 uova

5 albicocche mature (ma ancora sode)

1 bustina di lievito per torte

1 pizzico di bicarbonato

zucchero a velo per guarnire

PREPARAZIONE

  1. Montate le uova con lo zucchero e lo yogurt utilizzando delle fruste elettriche.
  2. Trasferite il composto in una ciotola in cui metteremo gli ingredienti secchi.
  3. Aggiungete la farina, la fecola, il lievito e il bicarbonato ben setacciati e amalgamate bene.
  4. Lavate e tagliate le albicocche a cubetti e accorpatele al composto ottenuto in precedenza.
  5. Disponete l’impasto in unategli rotonda da 28cm di diametro.
  6. Cuocete a 180° per 35 minuti poi abbassate il forno a 165° per gli ultimi 5-7 minuti di cottura.
  7. Lasciate raffreddare su di una gratella e cospargetela di zucchero a velo.

 

TORTA ALBICOCCHE-FETTA-DSC_0144

POSTILLA Con questa modalità, come vedete dalle immagini, le albicocche tenderanno a posizionarsi in basso, dove l’impasto risulterà meno cotto (cosa che personalmente adoro :-D). In alternativa, per ottenere un risultato più omogeneo potete infarinarle leggermente e posizionare sull’impasto dopo averlo già messo nella teglia. Oppure potete tagliarle a cubetti veramente piccoli che, mescolati all’impasto, si scioglieranno quasi del tutto!

Io personalmente la adoro così!!!


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Panini Laugenbrot

panini laugenbrot-copertinaE’ stato amore a prima vista. Senza alcuna ombra di dubbio. Non appena ho letto la ricetta de laGreg non ho potuto resistere. Son passati alcuni giorni e…. zac! Ho messo le mani in pasta! Preparare questi panini è stata un’immensa soddisfazione. Il loro sapore è come quello degli originali e la loro consistenza è risultata perfetta! Ho modificato un po’ la ricetta (come faccio spesso) utilizzando due tipologie di lieviti (pasta madre e lievito di birra) e posso dirvi che il risultato è stato esaltante! La glassatura poi è stata una scoperta: semplicissima da fare dà un gusto unico a questi panini.  Per il resto ho seguito la ricetta alla lettera. Non so se quando li rifarò sarà lo stesso ma per ora gongolo con quello che ho ottenuto!

Che cos’altro dire? Provateli!

INGREDIENTI

600 gr di farina 0 macinata a pietra

100 gr di pasta madre rinfrescata la sera prima

1 cubetto di lievito di birra

60 gr  di burro a temperatura ambiente

1 presa di sale

250 ml di acqua tiepida

1 cucchiaio di miele

1 presa di sale

pepe nero grattugiato

Per glassare

2,5 l di acqua

3 cucchiai di bicarbonato

2 prese di sale

Per decorare

semi di zucca, di lino, di papavero, di girasole etc.panini laugenbrot-semiPREPARAZIONE

  1. Tagliate il burro a cubetti e fatelo ammorbidire a temperatura ambiente.
  2. Sciogliete il lievito di birra nell’acqua tiepida, aggiungete il miele e mettete il tutto in una ciotola dove scioglierete anche il lievito madre.
  3. Aggiungete la farina, il sale, il pepe grattugiato e iniziate a girare il tutto con una spatola.
  4. Infine aggiungete il burro.
  5. Impastate per circa 1/4 d’ora sulla spianatoia e formate una palla che inciderete in 4 parti.PANINI LAUGENBROT-IMPASTO
  6. Fate lievitare per circa due-tre ore. Dovrà raddoppiare di volume.panini laugenbrot-lievitazione
  7. Suddividete l’impasto in tante palline per farne i vostri panini e intanto preparate la glassatura mettendo a bollire l’acqua con sale e bicarbonato.panini laugenbrot-precottura
  8. Tuffate 3-4 panini alla volta per circa 30 secondi e disponeteli sulla teglia coperta di carta forno.panini laugenbrot appena lessati
  9. Incideteli e decorateli con i semi che preferite.panini laugenbrot appena decorati
  10. Cuocete in forno statico per 20 minuti a 200°.panini laugenbrot-papavero


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Ben arrivato 2014… (della serie: arrivo in ritardo ma arrivo!)

WINTERFALLCausa problemi tecnici e malanni vari ho riacceso il mio computer solo ad anno nuovo iniziato. Il mio blog mi è mancato e mi sono mancate le piacevoli letture dei vostri post.

Sono ancora in tempo per farvi a tutti gli auguri per un felice anno nuovo! E per farvi una promessa: ritornerò presto con le mie ricette!

Un saluto festoso a tutti!


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Schiaccia con l’uva

SCHIACCIA AL'UVA-COTTAQuesta ricetta è senza dubbio più settembrina che novembrina. Lo so. In effetti giaceva nelle mie bozze mentali da tempo, solo che soltanto stasera ho avuto modo di riordinare le idee e di raccontarvela. Questo tipo di schiaccia si prepara di solito nel periodo della vendemmia qui in Toscana, con l’uva ben matura che si ha a disposizione. Risulta golosissima nella versione preparata con l’uva fragola: del resto come potrebbe non esserlo? Anche se devo ammettere che con l’uva fragola preferisco sensibilmente la gelatina! (Ricordate la ricetta? Si tratta di una alle quali sono più legata, poiché tra le prime ad essere pubblicate nel mio piccolo blog!!!)

Tornando alla schiaccia…

Un pomeriggio d’ottobre avevo a disposizione la classica uva da tavola del vigneto di famiglia, del lievito madre da poco rinfrescato e un barattolino di zucchero d canna. Se 2+2 fa 4 non potevo che fare la mia amata schiaccia!!! No!?

Mi sono sincerata della validità della mia ricetta da colei che me ne prepara ogni anno una versione gustosissima, ovvero la mamma, e così mi sono messa all’opera.

INGREDIENTI

150 gr di lievito madre rinfrescato la sera prima

300 gr di farina tipo 0

acqua tiepida

1 cucchiaino di zucchero bianco

olio evo qb

uva da tavola ben matura

zucchero di canna

cannella in polvere

PREPARAZIONE

  1. Per prima cosa ho preparato l’impasto sciogliendo il lievito madre nell’acqua tiepida e aggiungendo un cucchiaino di zucchero.
  2. Secondariamente ho aggiunto la farina e un giro di olio evo. Ho impastato e ho messo a riposare per due ore.
  3. Dopodiché ho steso l’impasto sulla teglia ben oliata ed ho disposto sulla superficie i chicchi d’uva tagliati a metà, spolverizzandoli con zucchero di canna (abbondante) e della cannella in polvere.SCHIACCIA ALL'UVA
  4. Ho lasciato riposare nel forno spento per circa un’ora e mezza e infine ho cotto a 200° in forno statico per circa 20 minuti.

SCHIACCIA ALL'UVA-COLLAGENon appena uscita dal forno l’ho fatta riposare su di una gratella… ma non abbastanza poiché mi sono ustionata per benino la lingua con il sughino rilasciato dall’uva ! In più lo zucchero si è appiccicato alle mani quel tanto che basta per ricordarmi quali erano i piaceri della me versione bambina e infine il profumo mi ha inebriata a tal punto che ne ho fatto una bella indigestione. La digestione è stata alquanto intensa. Bell’epilogo no?

PS Dedicato ad una persona che l’avrebbe apprezzata alla grande!


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Pensare. Riflettere. Vivere.

TRAUTTSMANDORF PHILOSOPHYNei giorni scorsi la mia assenza dal blog  è stata più che evidente. Era iniziata come un’assenza dovuta a felici motivi che si è trasformata, malauguratamente, in un’assenza per seri motivi. Una melma vischiosa e tremenda ha avvolto le mie giornate che si sono fatte, pian piano, meste e invivibili. La perdita di qualcuno a noi caro è sempre qualcosa che la mente umana non riesce a spiegarsi. Al dolore seguono in genere tristezza, amaro in bocca e, infine, rabbia. Tanta rabbia. Non so quando (né so se la proverò) a tutto questo si aggiungerà anche la rassegnazione. Quando un nostro punto di riferimento – affettivo e lavorativo – viene a mancare, così d’improvviso, per cause naturali allora il buio non può far altro che avvolgerci. E poco intorno sembra illuminarci. La sfida di oggi è tentare di dissipare ad ogni costo la nube che oscura i nostri giorni. Con altri pensieri. Con il lavoro. Con le parole. Con le immagini. Con i progetti. Con tutto ciò che potrò utilizzare per veicolare il mio dolore in qualcosa di positivo.

A voi lascio questa splendida poesia, che una collega mi ha fatto conoscere proprio in occasione di questo grande dolore che abbiamo condiviso.

La morte non è niente.

Sono soltanto nascosto nella stanza accanto

Io sono sempre io, e tu sei sempre tu…

Ciò che eravamo prima uno per l’altro, lo siamo ancora

Chiamami col mio vecchio nome, che ti è familiare

Parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato

Non cambiare il tono di voce,

Non assumere un’aria forzata di solennità o di tristezza

Ridi come facevi sempre

Ai piccoli scherzi che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.

Gioca, ridi, pensami e prega per me

Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima

pronunciato senza enfasi, senza traccia di tristezza.

La mia vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto.

È la stessa di prima

C’è una continuità che non si spezza.

Perché dovrei essere fuori dalla tua mente?

Solo perché sono fuori dalla tua vista?

Ti sto aspettando, solo per un attimo,

in un posto qui vicino,

proprio dietro l’angolo.

Va tutto bene.

Henry Scott Holland

1847-1918


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Fiori di zucca ripieni al forno

FIORI RIPIENIAnche se è evidente che non ci troviamo più nella stagione dei fiori di zucca nei supermercati ancora se ne trovano un po’ perciò – visto che ne vado pazza – ho pensato di cucinarli in un modo sfizioso ma non troppo pesante! Friggerli è il top ma non sempre possiamo permettercelo per motivi di organizzativi e di…bilancia!!!

E’ semplicissimo prepararli al forno e non servono molti ingredienti! Provare per credere! Potete provare sia la versione con la carne – usando il prosciutto crudo – sia la versione con il pesce – utilizzando le alici.

INGREDIENTI

12 fiori di zucca freschi

mozzarella / formaggio fresco tipo primo sale

prosciutto crudo / alici sott’olio

pangrattato q.b.

3 uova intere

olio evo q.b.

sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE

  1. Lavate accuratamente i fiori di zucca NON privandoli del pistillo.
  2. Sbriciolate la mozzarella (o la mozzarella)  e aggiungetevi  sale, pepe e olio evo.
  3. Tagliate a pezzettini il prosciutto crudo (o le alici) e unitelo alla mozzarella.
  4. Farcite i fiori con il composto di mozzarella e prosciutto e chiudete bene i fiori.
  5. Passate i fiori nell’uovo sbattuto e nel pangrattato  e adagiateli in una teglia.
  6. Cuoceteli a 180° per circa 12-15 minuti. Controllate sempre la cottura per evitare che si secchino troppo!

Sono deliziosi!!!

PS Se volete renderli gluten free potete utilizzare la farina di polenta per la panatura!